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COOPERAZIONE ECONOMICA

 

COOPERAZIONE ECONOMICA

COOPERAZIONE ECONOMICA

Il Gabon è un paese di dimensioni quasi pari all'Italia dotato di importanti risorse petrolifere e minerarie, molte delle quali ancora
inesplorate. E’ popolato solo da 1,7 milioni di abitanti, un terzo dei quali immigrati da altri paesi dell’Africa, ma il suo reddito pro-capite e’ uno dei più alti del Continente africano (8000 dollari, 14 420 dollari a parità di potere d’acquisto), sette volte superiore alla media dei paesi dell’Africa sub-sahariana.

Il Gabon è il quarto produttore di petrolio dell’Africa sub-sahariana e il 37° produttore mondiale, con 234 mila b\d, e 3,2 miliardi di
barili di riserve provate (0,3% delle riserve mondiali). Il petrolio rappresenta circa l’80% delle esportazioni, il 55% delle entrate pubbliche, e garantisce oltre il 40% del Pil.

Oltre al petrolio il settore minerario gabonese comprende il manganese (5% delle esportazioni), l’uranio, estratto dalla locale Camilog
controllata dalla francese Eramet, l’oro (il cui sfruttamento e’ stato accordato alla marocchina Managem) e il ferro, con il giacimento di Belinga (situato nella regione dell’Ogooue Ivindo a Nord-Est del Paese) considerato tra i siti piu’ importanti su scala planetaria, in considerazione delle sue riserve in ferro stimate a oltre un miliardo di tonnellate, che suscita l’interesse di investitori cinesi, canadesi e sudafricani.

Il giacimento di ferro di Milingui (provincia della Nyanga) è il secondo per importanza dopo Belinga; esiste un accordo quadro con la società locale Havilah Consolidated Resources (emanazione di una società sudafricana) per lo sfruttamento di questo giacimento.

Il governo accorda una particolare attenzione allo sviluppo dei bio-combustibili e alle energie rinnovabili ed intende sviluppare il settore agricolo. In questo ambito si segnalano estese coltivazioni di palma e di hevea da parte della società multinazionale
indo-singaporeana Olam International. La trasformazione del legno, sviluppatasi in conseguenza del divieto di esportazione di tronchi grezzi, contribuisce ormai in modo consistente ad aumentare le esportazioni non petrolifere (destinazioni preferite Cina ed India).

Forte delle sue risorse naturali e delle potenzialità economiche, il Gabon puo’ giocare un ruolo positivo per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Ciò è vero sia sul piano commerciale, in quanto il Gabon dispone delle risorse economiche per acquistare il “made in Italy”, sia sul piano dello sviluppo degli investimenti italiani all'estero, in quanto può offrire ottime occasioni sia per gli investimenti diretti nel settore delle materie prime, che per la delocalizzazione di attività produttive, sfruttando per esempio le agevolazioni offerte dal governo gabonese alle imprese che si installino nelle zone franche locali (area di Nkok).

Oggi le principali imprese italiane con investimenti diretti sono ENI, che dispone di concessioni esplorative su sei aree “onshore e offshore”, e Cora Wood (legno), che dal Gabon esporta tavolati in tutto il mondo, mentre sono rappresentate società note come Piaggio (per la commercializzazione dell’APE) e Fiat IVECO, che ha venduto un cospicuo numero di veicoli da trasporto alle forze armate gabonesi.
Altre imprese operano nei settori della ristorazione e delle costruzioni. Si intravedono buone possibilità di sviluppo nei settori della difesa, dell’energia, dell’arredamento, delle macchine utensili, delle costruzioni.

I prodotti italiani sono molto apprezzati sul mercato locale. Quelli maggiormente richiesti sono: apparecchiature meccaniche ed
elettriche (gruppi elettrogeni, macchine utensili, macchinari per la trasformazione del legno, piccoli apparecchi per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli), prodotti alimentari, prodotti per il settore delle costruzioni (sanitari, piastrelle), elettrodomestici, mobili ed articoli di arredamento.
L’abbigliamento e le calzature vengono importati principalmente dal settore informale (è molto diffuso l’acquisto di articoli usati).

A supporto delle attività dell'imprenditore italiano in Gabon e’ in vigore un accordo sulla promozione e protezione degli investimenti. Esistono inoltre accordi di cooperazione commerciale ed un accordo di cooperazione culturale e scientifica.

Il clima degli affari è complesso e presenta criticità strutturali, tra cui: carente formazione professionale della popolazione locale, istituzioni pubbliche inefficienti, un elevato costo del lavoro e dei fattori di produzione, insufficienti garanzie di legalità e di tutela giudiziaria, costo elevato dell’accesso al credito. La parafiscalità, ovvero l’esistenza di costi aggiuntivi rispetto alla fiscalità ordinaria per lo sviluppo delle attività imprenditoriali, si aggiunge alle principali barriere non tariffarie per l’avvio di un’attività economica in Gabon.


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